Colesterolo
Martedì, 03 Marzo 2015
Il 70-80% della quantità di colesterolo che si trova nel nostro corpo viene autonomamente fabbricato dal fegato, solo il 20-30% deriva direttamente dagli alimenti. Quando nel sangue circola in abbondanza, il colesterolo tende a depositarsi sulla superficie interna delle arterie e a formare pericolose incrostazioni; questi depositi duri rendono meno elastiche le pareti dei vasi sanguigni e ne restringono il calibro, facendo perciò arrivare meno sangue al cervello e al cuore.
Le sostanze presenti nei cibi che più di tutte innalzano il tasso di colesterolo sono i grassi saturi (carne, formaggi, latte, burro, insaccati, salumi) e, più ancora, i cosiddetti "trans": sulle etichette dei prodotti alimentari sono riconoscibili con la dicitura "grassi vegetali idrogenati". Questi riducono la produzione del colesterolo "buono" HDL, e incrementano i livelli del "cattivo" LDL. Esiste anche una ipercolesterolemia familiare, malattia ereditaria dovuta all'alterazione di un gene (localizzato sul cromosoma 19). I valori normali di colesterolo totale devono essere compresi fra 125 e 200 milligrammi per decilitro di sangue.
Sintomi
Non ci sono dei veri e propri sintomi, ad eccezione di casi che riguardano l'ipercolesterolemia familiare omozigote (in quel caso già dall'infanzia si notano depositi di colesterolo nella pelle, nei tendini e intorno alla cornea dell'occhio, oltre a placche lipidiche). Nella fase iniziale il disturbo è asintomatico. Successivamente, già a uno stadio avanzato si manifestano dolore toracico con forte senso di oppressione o costrizione, crampi durante una camminata, confusione mentale, cefalea.
Diagnosi
I sintomi non ci sono ma è molto facile l'esame per comprendere se si tratta di colesterolo alto; basta infatti un semplice esame del sangue. Molto importante è il monitoraggio periodico dei livelli di colesterolo, a partire dai 20 anni di età. A partire dalla seconda decade di vita si consiglia di ripetere l'esame ogni cinque anni. Maggiore la frequenza in caso di colesterolo alto o predisposizione familiare all'ipercolesterolemia.
Alimentazione in caso di colesterolo alto
Il colesterolo si divide in HDL conosciuto come “colesterolo buono” e LDL conosciuto come “colesterolo cattivo”. Spesso le LDL si accumulano quando c’è un ristagno della bile, una soluzione acquosa prodotta dal fegato. L’alimentazione dovrà essere quindi mirata a ridurre un’eccessiva introduzione di colesterolo con gli alimenti e a stimolare il fegato e la cistifellea.
I cibi che contribuiscono all’aumento del colesterolo sono soprattutto due:
- Acidi grassi saturi di origine animale come carne, insaccati e formaggi.
- Acidi grassi “trans” che derivano dagli alimenti sottoposti a processi industriali: biscotti confezionati, merendine, cracker, fette biscottate, grissini, pan bauletto, etc..
Da preferire i cibi ricchi di acidi grassi essenziali, fra cui: pesce, oli vegetali spremuti a freddo e semi vegetali.
Nel colesterolo sono altrettanto importanti i cibi ricchi di vitamine antiossidanti: vitamina A, vitamina C e vitamina E. E’ necessario seguire un’alimentazione naturale con cereali integrali, legumi, ricca di frutta e verdura di stagione, oltre al già sopracitato pesce e agli oli vegetali. Discorso a parte per l’uovo: da sempre demonizzato (inutilmente) per il suo contenuto in colesterolo, in realtà è un alimento perfettamente armonico e bilanciato in quanto il tuorlo contiene la colesterina e l’albume contiene la vidina, una sostanza antagonista alla colesterina, con l’unica raccomandazione che venga mangiato intero.
Rimedi fitoterapici per colesterolo alto
Per curare l’ipercolesterolemia si utilizzano erbe e piante officinali e olii vegetali in grado di sciogliere le molecole del grasso depositato, fluidificare il sangue e agevolare la sua eliminazione, attraverso gli organi emuntori, fegato e reni.
- Guggul (Commiphora wightiil), questa resina è utilizzata per i disordini metabolici che si accompagnano all’obesità e all’aterosclerosi, perché è in grado di intervenire positivamente sul metabolismo dei lipidi, contribuendo ad abbassare il livello di colesterolo cattivo (LDL) dal sangue;
- Riso rosso fermentato: prende il nome dalla caratteristica colorazione, dovuta alla fermentazione del comune riso da cucina (Oryza sativa), ad opera di un particolare lievito, chiamato Monascus purpureus o lievito rosso. Questo rimedio rappresenta un componente tradizionale della medicina tradizionale cinese, ma oggi comunemente impiegato in occidente, proprio per le preziose virtù ipocolesterolemizzanti;
- Aglio: (Allium sativum) è un antiaggregante piastrinico e fibrinolitico. La sua assunzione migliora l’equilibrio HDL/LDL e riduce i trigliceridi. Utilizzato sotto forma di estratto secco standardizzato, o in perle, è un rimedio assai utilizzato nei casi di ipercolesterolemia, ipertensione, prevenzione dell’arteriosclerosi;
- Garcinia: (Garcinia cambogia) la scorza del suo frutto blocca la sintesi di acetilcoenzima A, un substrato energetico utilizzato dall’organismo per la sintesi del colesterolo e altri lipidi, favorendo la disgregazione del colesterolo, per azione enzimatica, e la sua eliminazione attraverso le feci.
Altri alimeenti che favoriscono l'eliminazione del colesterolo sono : la Curcuma, Avena, Salmone fresco, Noci, The', Cioccolato, Spinaci, Avocado, Olio di Oliva, etc.